L’Italia e la Svizzera svolgeranno, a partire dal 2025, pattugliamenti congiunti sui Laghi di Lugano e Maggiore, nell’ottica di potenziare i controlli frontalieri e aumentare la sicurezza delle zone confinarie. L’intesa tecnica per l’effettuazione delle “pattuglie navali” è stata sottoscritta nell’estate di quest’anno dal Servizio interforze per la cooperazione internazionale di polizia del Ministero dell’Interno italiano e dall’omologo organismo elvetico.
Ai pattugliamenti prenderanno parte, per l’Italia, le unità navali del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Como, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, mentre per la parte svizzera saranno impiegate le motovedette della Polizia cantonale ticinese. Le attività consisteranno in controlli alle imbarcazioni che navigano sui laghi dove è presente il confine di Stato, per prevenire e reprimere comportamenti illeciti. Potranno, inoltre, essere eseguiti soccorsi in caso di incidenti ed emergenze.
Prima dell’avvio ufficiale dell’attività di pattugliamento sono state svolte, nei giorni 8, 9 e 10 ottobre 2024, presso la base aerea di Locarno (CH) e il porto di Magadino (CH), sul Lago Maggiore, le sessioni formative finalizzate a fornire un addestramento omogeneo agli equipaggi italiani e svizzeri delle unità navali che opereranno sui Laghi di Lugano e Maggiore.
Per l’Italia erano presenti militari in forza alle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza con sede a Porto Ceresio (VA) e Cannobio (VCO), oltre a rappresentanti della Polizia di Stato di Verbania e dell’Arma dei Carabinieri di Luino (VA). Per la parte svizzera, vi erano equipaggi della Polizia del Canton Ticino e dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini.
Sono state svolte lezioni di tipo teorico in aula e pratiche a bordo degli assetti navali. Per l’occasione, la Guardia di Finanza ha rischierato, presso il porto di Magadino, la Vedetta costiera V.3005, in dotazione alla Sezione Operativa Navale Lago Maggiore.